Cosa sono le risorgive?
Una risorgiva, o fontanile, è una sorgente di acqua dolce di origine naturale, talvolta fatta emergere dall’uomo, tipica dei terreni di piana alluvionale come la Pianura Padano-Veneta.
Il fiume Bacchiglione nasce ai piedi delle Prealpi vicentine e percorre un ampio tratto della Pianura Padana, attraversando due grandi città, Vicenza e Padova. Sin dall’antichità ha rappresentato un’importantissima via di comunicazione e le sue acque sono state sfruttate per molteplici attività produttive e commerciali.
Il nome antico di questo fiume era “Edrone”, come menzionato per la prima volta negli scritti di Plinio il Vecchio nel I sec. d.C. mentre il nome attuale “Bacchiglione” potrebbe derivare dal verbo dialettale “bacajare” ovvero rumoreggiare, chiacchierare in continuazione, forse perché il gorgoglìo prodotto dall’acqua durante le piene è simile al vociare umano.
Nella Pianura Veneta, nell’area intorno a Dueville, le acque che scorrono in profondità incontrano strati di argilla impermeabile sempre più consistenti, che ne ostacolano il deflusso sotterraneo e che le “costringono” ad affiorare spontaneamente in superficie. In questo modo si formano le suggestive polle sorgive: piccoli avvallamenti in cui il perenne scaturire dei fiotti d’acqua origina un ruscello detto “di risorgiva”. Alcune di queste polle, segnalate nella mappa delle Risorgive del Bacchiglione, sono visibili anche all’interno della nostra area! Scopri di più nella pagina “Visita le Risorgive”.
L’acqua delle risorgive ha diverse peculiarità: è limpidissima e, grazie alla sua temperatura costante (tra i 10° ed i 13°C), crea un microclima particolare perfetto per ospitare specie animali e vegetali non comuni nelle zone limitrofe.
Risorgive del Bacchiglione: la storia
L’area delle Risorgive del Bacchiglione, nel Bosco di Dueville, è un’area di grande importanza naturalistica e parte di uno dei più grandi acquiferi d’Europa. L’area, di proprietà della Provincia di Vicenza e gestita da Viacqua, rappresenta il cuore pulsante del corridoio ecologico che percorre la Provincia da Nord a Sud ed è parte della rete “Natura 2000” diffusa su tutto il territorio dell’Unione Europea per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari.
Inoltre, il territorio delle Risorgive del Bacchiglione (compreso nel SIC IT322004 e nella ZPS IT3220013) è stato oggetto del progetto “LIFE+ 09NAT/IT/000213 SOR.BA.” per la riqualificazione delle sorgenti di uno dei più importanti fiumi di risorgiva a livello europeo, il fiume Bacchiglione (scopri di più nella sezione approfondimenti di questa pagina).
Negli anni ’60 la zona fu profondamente trasformata per la realizzazione di una serie di canali artificiali che vennero destinati ad attività commerciale di piscicoltura. Tali interventi eliminarono la struttura originaria delle risorgive, convogliando tutta l’acqua all’interno dei canali artificiali e limitando il Bacchiglioncello al solo ramo esterno che delimita il lato est dell’area.
Nel 2009 la Provincia di Vicenza ha acquistato l’area della ex-piscicoltura, con un’estensione di circa 20 ettari, che poi è stata naturalizzata grazie al progetto LIFE+ Sor.Ba. che ne ha consentito la riconversione e la valorizzazione ambientale (scopri di più nella sezione approfondimenti di questa pagina).
Dal 2017, su incarico della Provincia di Vicenza, l’area delle Risorgive del Bacchiglione è valorizzata da Viacqua, il gestore del servizio idrico, che insieme insieme ad altri soggetti del territorio sta lavorando per renderla accessibile e accogliente. Per fare tutto questo Viacqua collabora attivamente con associazioni e volontari del territorio.
Scopri tutti i partner attivi nella cura e valorizzazione dell’area.
L’area è suddivisa in tre zone con regole e caratteristiche diverse:
- Area A. ricreativa, visitabile senza prenotazione (evidenziata in verde chiaro)
- Area B. accessibile solo con guide autorizzate (evidenziata in giallo)
- Area C. di protezione integrale, accessibile solo a scopi scientifici (evidenziata in rosso).
Risorgive del Bacchiglione: la natura
L’aspetto paesaggistico generale del biotopo* è quello di un esteso territorio agrario, compreso all’interno della campagna vicentina, con una serie di ambienti molto diversificati.
La zona è costituita da polle e canali di sorgiva confluenti in corsi d’acqua progressivamente di maggior portata. Vi è la presenza di seminativi non irrigui (prati da sfalcio, campi di mais) e praterie umide a Molinia (molinieti su suoli umido-torbosi ai margini delle polle e dei corsi d’acqua di risorgiva). Significativi i filari di siepi e di macchie arborate. Si segnalano inoltre rare specie floristiche igrofile e microterme; si sottolinea la presenza di un’associazione endemica molto rara (Plantagini altissimae-Molinietum caeruleae).
Nell’ambito del Bosco di Dueville spiccano soprattutto, tra i prati falciabili e i seminativi, estesi filari di siepi agrarie, più o meno arborate e macchie di boschetti ai margini dei coltivi. Tra gli ambienti che maggiormente contribuiscono a differenziare il paesaggio agrario del Bosco di Dueville si rinvengono:
a. Prati umidi naturali e seminaturali a molinieto e cariceto su suoli di natura torbosa diffusi nelle vicinanze delle polle e dei canali di risorgiva (Habitat di interesse comunitario).
b. Prati stabili da fieno soggetti a sfalcio periodico nei settori più affrancati dalla presenza di acqua (Habitat di interesse comunitario).
c. Ambienti di risorgiva (polle e corsi d’acqua) caratterizzati da vegetazione igrofila peculiare (Habitat di interesse comunitario).
d. Zone umide ai margini dei corsi d’acqua e dei boschi caratterizzate da megaforbie igrofile (Habitat di interesse comunitario).
e. Aree paludose caratterizzate da canneti e carici (Habitat di interesse comunitario).
f. Seminativi non irrigui ed arativi.
g. Boschetti agrari e filari di siepi.
A sud e a est di Dueville si stende una complessa serie di corsi d’acqua di risorgiva formanti un fitto reticolo che attraversa l’alta pianura a nord di Vicenza per poi confluire nei fiumi di maggior portata. Il territorio attraversato da questi corsi d’acqua si presenta intensamente sfruttato dalle pratiche agricole. Gli aspetti naturalistici di maggior valenza risiedono soprattutto lungo le sponde dei canali e delle rogge, dove si possono ancora rinvenire lembi di vegetazione riparia e all’interno degli alvei stessi, ricchi di vegetazione acquatica e di importanti specie ittiche (Lampreda padana).
* In ecologia per biotopo si intende un’area limitata in dimensioni di un ambiente dove vivono organismi vegetali e animali di una stessa specie o di specie diverse, che nel loro insieme formano una biocenosi. Biotopo e biocenosi formano una unità funzionale chiamata ecosistema.
Il biotopo* in esame comprende sia l’area del Bosco di Dueville che tutta la fascia delle risorgive ad est e a sud dell’agrobiotopo. Quest’ultimo si trova in una porzione di territorio compresa tra i Comuni di Villaverla a nord, Dueville a est e Caldogno a ovest.
Il biotopo appartiene, dal punto di vista idrologico e geomorfologico, a quella porzione di pianura denominata “Fascia delle Risorgive” collocandosi infatti in quella zona di separazione tra l’Alta pianura e la Bassa pianura.
La linea delle risorgive è un’ideale demarcazione fra Alta e Bassa pianura, tracciata per delimitare in modo approssimativo il passaggio fra sedimenti ghiaiosi grossolani superiori ed i depositi prevalentemente sabbioso-argillosi meridionali. La fascia si estende, con una larghezza variabile dai 2 ai 10 km, da Costabissara a Pozzoleone. In essa si possono ancora rinvenire centinaia di capifossi, un tempo molto più numerosi, da cui nasce il fiume Bacchiglione.
In diversi settori del biotopo si verificano fenomeni di risorgenza che, nei casi più frequenti, prendono forma di piccole cavità sorgentifere (polle), dando origine anche a un reticolo di corsi d’acqua superficiali. Le polle sono piccole cavità a forma di catino in cui l’acqua esce in superficie con carattere di artesianità in prossimità della superficie topografica. Queste depressioni hanno ampiezze variabili dal metro a qualche decina di metri e, in alcuni casi, sono in comunicazione attraverso piccoli rivoli di acqua corrente. L’invaso può trovarsi a livello del terreno circostante oppure, come nella maggior parte dei casi, trovarsi lievemente depresso rispetto al piano di campagna, a causa dell’escavazione operata dalle acque emergenti. L’assetto morfologico della cavità è abbastanza tipico e si ripete costantemente, occupando tre fasce concentriche distinte in zona sommersa, torbiera bassa o prato acquitrinoso e prato umido. Tutte queste fasce ospitano una vegetazione con aspetti molto peculiari.
Per quanto riguarda l’idrografia il biotopo rientra all’interno di due importanti bacini idrografici: il Bacino dell’Astico-Tesina e il bacino del Leogra-Bacchiglione. Il bacino dell’Astico-Tesina costituisce in realtà un sottobacino del più ampio bacino del Leogra-Bacchiglione. Confina ad est con il bacino del Brenta e ad ovest con il bacino del Leogra. Il sistema idrico del fiume Tesina è molto complesso: nasce infatti dalle risorgive nei pressi di Sandrigo che convogliano acque con buona portata. Dalla confluenza con il torrente Astico fino a valle il corso d’acqua scorre fino alla confluenza con il fiume Bacchiglione in località San Pietro Intrigogna. Numerose sono le rogge di risorgiva che, dopo un percorso più o meno breve, confluiscono nel fiume Tesina: la Roggia Astichello, la Roggia Palmirona, la Roggia Tribolo, la Roggia Caveggiara oltre a numerosi altri rii di minore importanza. Il bacino del Leogra-Bacchiglione è un sistema idrografico complesso che trae origine sia da torrenti montani sia da rogge di risorgiva che si originano proprio all’interno del biotopo in esame. In particolare il fiume Bacchiglione è un tipico fiume di risorgiva che origina da un sistema idrografico molto complesso: nasce nei pressi di Dueville quando le acque del Bacchiglioncello, un canale che raccoglie le rogge di risorgiva del comprensorio di Novoledo, si uniscono alle acque del torrente Timonchio.
Scendendo verso valle riceve apporti del torrente Orolo, del Fiume Astichello, del fiume Retrone e di numerosi altri piccoli canali laterali. Il Bosco di Dueville rappresenta l’area di risorgive che confluiscono poi tutte nel fiume Bacchiglione. In questa zona la falda freatica che prende origine dall’Altopiano dei Sette Comuni determina fenomeni di risorgenza che formano un fitto insieme di canalette e rogge di modeste dimensioni. Dopo brevi percorsi le rogge confluiscono in corsi d’acqua più grandi o nel Bacchiglione. Tra queste si citano la roggia Feriana, la Menegatta, la Sgaborra e la Caldonazzo.
* In ecologia per biotopo si intende un’area limitata in dimensioni di un ambiente dove vivono organismi vegetali e animali di una stessa specie o di specie diverse, che nel loro insieme formano una biocenosi. Biotopo e biocenosi formano una unità funzionale chiamata ecosistema.
- 6510 Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis):
Prati da fieno moderatamente fertilizzati della pianura a livelli submontani: appartengono al Arrhenatherion ed alle alleanze di Brachypodio-Centaureion nemoralis. Questi vasti pascoli sono ricchi di fiori e non sono soggetti a sfalcio fino alla fioritura delle erbe, quindi soltanto una o due volte all’anno. - 6410 Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argillosi – limosi (Molinion caeruleae):
Praterie montane di Molinia su terreni umidi e scarsamente ricchi di nutrienti. Derivano da gestione intensiva, a volte con una falciatura in ritardo durante l’anno o corrispondono ad una fase deteriorata di scarico delle paludi della torba. Il terreno si presenta torboso e diventa asciutto d’estate. - 6430 Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie igrofile:
Comunità dei margini dei prati alti umidi e nitrofili lungo i corsi di acqua ed i bordi di boschi che appartengono al Glechometalia hederaceae e Convolvuletalia sepium. Comunità igrofile perenni dei prati alti dei livelli montani alpini della classe di Betulo-Adenostyletea. - 3260 Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion:
Corsi d’acqua di pianura e di montagna, con vegetazione sommersa o galleggiante del Ranunculion fluitantis e Callitricho-Brachion (in estate con bassi livelli delle acque) o muschi acquatici. Questo habitat, a volte, è associato con le Comunità della serie di Butomus umbellatus. È importante prendere in considerazione questo punto nel corso della selezione di un luogo. - 7210 Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del Caricion davalliana:
Stato base di rive dei laghi, delle terre arate e della fase di successione dei prati umidi estesamente coltivati in contatto con la vegetazione del Caricion davalliana o anche del Phragmition species. Associato con paludi calcaree ma anche acide, con pascoli umidi estensivi, anche con letti di canne di palude e comunità di alti carici.
Risorgive del Bacchiglione: approfondimenti
A partire dagli anni ’70 le problematiche relative alla progressiva perdita della biodiversità sono diventate oggetto di crescente attenzione da parte della comunità internazionale.
Nel 1992, con la sottoscrizione della Convenzione di Rio sulla Biodiversità, tutti gli stati Membri della Comunità Europea hanno riconosciuto come priorità da perseguire la conservazione in situ della diversità biologica, ponendosi come obiettivo quello di “anticipare, prevenire e attaccare alla fonte le cause di significativa riduzione o perdita della biodiversità in considerazione del suo significato intrinseco e del suo valore ecologico, genetico ma indirettamente anche sociale, economico, scientifico, educativo, culturale, ricreativo ed estetico“.
In Europa, le politiche in materia di conservazione della biodiversità trovano le proprie fondamenta nelle due direttive comunitarie Uccelli (2009/147/CE) e Habitat (Dir. 92/43/CEE). In particolare, con l’art. 3 della Direttiva “Habitat”, l’Unione Europea sancisce la costituzione di una rete ecologica europea denominata “Rete Natura 2000”, formata da un insieme integrato di Siti (SIC e ZPS) e aree di connessione gestiti in modo da garantire il mantenimento nel tempo delle specie e dei tipi di habitat rari o minacciati a livello europeo.
L’area “Le Risorgive del Bacchiglione” è compresa nel SIC IT322004 e nella ZPS IT3220013, zone conosciute come “Bosco di Dueville e risorgive limitrofe”.
Qual è la differenza tra i SIC “Siti di Importanza Comunitaria” e le ZPS “Zone di Protezione Speciale”?
Le ZPS sono aree istituite specificamente per la protezione degli uccelli e derivano dall’attuazione della “Direttiva Uccelli“. I SIC sono invece dedicati alla protezione di habitat e specie di flora e fauna elencati negli Allegati I e II della “Direttiva Habitat“. In entrambi i casi, si tratta di siti che svolgono un ruolo particolarmente significativo per la sussistenza delle popolazioni o dei tipi di habitat per i quali sono stati designati.
SIC e ZPS spesso coincidono sovrapponendosi fra loro o con altre aree naturali protette come i Parchi e le Riserve naturali.
Life+ (o Life Plus) è il Programma comunitario di finanziamento per l’ambiente valido per il periodo 2007-2013 e 2014-2020 che contribuisce all’attuazione e allo sviluppo della politica comunitaria nel settore dell’ambiente e della legislazione ambientale.
Lo scopo principale del Programma è quello di offrire il sostegno economico concreto dell’Unione Europea alle misure e ai progetti aventi “valore aggiunto europeo” per realizzare le politiche in materia di ambiente e contribuire all’attuazione e allo sviluppo della normativa comunitaria.
Il progetto LIFE+ SOR.BA. 09/NAT/IT000213 ha interessato l’area naturale che si sviluppa tra i territori comunali di Dueville e di Villaverla, in provincia di Vicenza oggi compresa nelle Risorgive del Bacchiglione.
Il progetto, ora terminato, consisteva in una complessiva riqualificazione ambientale dell’area mediante la ricostruzione del sistema idraulico originario, antecedente alla realizzazione della piscicoltura, progettato sulla base delle vecchie mappe di impianto catastali e mediante la produzione di alcune specie vegetali destinate a ricomporre gli habitat. Le Azioni del progetto LIFE+ SOR.BA., realizzate in sinergia con i partner (Servizio Forestale Regionale Unità periferica di Vicenza, Veneto Agricoltura e Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta) testimoniano un modello di riconversione di zone degradate dallo sfruttamento antropico in habitat di interesse comunitario, permettendo la ripopolazione di specie protette e la salvaguardia della naturalità della ZPS IT 3220013 e del SIC IT 3220040, riproducibile anche in altre realtà della Comunità Europea.