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Anfibi e rettili

Anfibi e rettili (erpetofauna) costituiscono un’importante componente della biodiversità delle Risorgive del Bacchiglione ma sono anche animali piuttosto fragili poiché, frequentando ambienti sia acquatici che terrestri, hanno difficoltà di sopravvivenza.

Nel corso del progetto Life sono stati condotti monitoraggi sull’erpetofauna dell’area per valutarne lo stato di conservazione perché gli ambienti acquatici sono fondamentali, sia come siti riproduttivi sia come habitat, per gli individui adulti di queste specie animali.

Specie più frequenti

Raganella

Hyla intermedia

La Raganella si distingue facilmente dagli altri anfibi sia per il colore solitamente verde brillante del dorso, liscio, sia per i dischi adesivi ben evidenti all’apice delle dita che le permettono di arrampicarsi su superfici verticali anche molto levigate. Ha una caratteristica striscia scura lungo i fianchi e le sue dimensioni non superano i 5-6 centimetri. Il canto, un rapido e stridente “krak, krak, krak…”, viene emesso dai maschi sia durante il periodo riproduttivo che in tarda estate, tipicamente dall’alto della vegetazione. Si tratta di una specie prevalentemente arboricola con una buona resistenza all’aridità, che le permette di essere attiva anche di giorno, pur essendo preferibilmente notturna.

Rana verde

Pelophylax esculentus

La costante ibridazione rende l’aspetto morfologico di questo gruppo di rane estremamente variabile. Si tratta di rane di grandi dimensioni (fino a 10 cm) caratterizzate dall’assenza della macchia scura timpanica, da una striscia dorsale verde più o meno evidente e da una colorazione di fondo che comprende sempre tonalità variabili di verde. Inoltre, queste rane hanno due caratteristiche sacche ai lati della bocca che si gonfiano durante il canto. Le si trova lungo le rive di laghi, stagni, canali, ruscelli, risaie..

Rana agile

Rana dalmatina

La Rana agile è una specie spiccatamente terrestre e tipicamente forestale, diffusa sia in pianura che in zone montane. Predilige i boschi di latifoglie con lettiera abbondante ma frequenta anche arbusteti, prati, coltivi e pioppeti. Questa specie è molto precoce, i maschi possono uscire dalla latenza invernale già all’inizio di febbraio, e si riproduce entro metà aprile. Durante gli amori, i maschi restano in acqua alcune settimane ed emettono un debole richiamo difficilmente udibile, tipo “quar, quar, quar…”, sia in superficie che sott’acqua.

Rana di Lataste

Rana latastei

È la più piccola tra le rane rosse ed è molto simile alla Rana agile da cui si differenzia per i lati del muso scuri, la linea chiara che borda il labbro superiore, che si ferma sotto l’occhio, e la gola e la zona pettorale caratterizzate da pigmentazione scura in cui è evidente una striscia chiara centrale che tende ad ampliarsi verso il petto. La Rana di Lataste teme l’aridità e predilige le zone ombrose, pertanto è più facile contattarla durante le ore e le giornate più fresche ed umide. Nel periodo riproduttivo, compreso tra gennaio e fine marzo, i maschi emettono sott’acqua un verso sommesso (simile a un “keck, keck, keck…”) per attirare le femmine.

Tartaruga palustre dalle orecchie rosse

Trachemys scripta elegans

Si tratta di una tartaruga alloctona di medie dimensioni, che può arrivare a 30-50 cm di lunghezza, a seconda della sottospecie. I caratteri distintivi sono: una macchia gialla o rosso-arancio ai lati della testa, carapace ovale, appiattito e con una leggera carenatura, colore di fondo variabile dal verde al bruno con l’avanzare dell’età; inoltre, sul carapace possono essere presenti dei disegni gialli di forma variabile. Prevalentemente diurna, questa testuggine è attiva finché le temperature non scendono sotto i 12° C circa (ma anche 6-8°C), mentre nei mesi più freddi
tende a entrare in latenza.

Ramarro occidentale

Lacerta bilineata

Il Ramarro è una lucertola di grandi dimensioni, fino a 40-45 cm di lunghezza, e di colore generalmente verde brillante, anche se è nota una certa variabilità cromatica. La femmina ha una colorazione più bruno-olivastra e comunemente mostra 2-4 striature chiare lungo il dorso. Negli adulti, durante il periodo riproduttivo, compare una colorazione golare azzurra di variabile intensità. Si tratta di una specie fortemente territoriale ed il periodo degli amori è caratterizzato da accesi combattimenti tra maschi per difendere il territorio e stabilire la gerarchia di accesso alle femmine.

Lucertola muraiola

Podarcis muralis

È il rettile più comune e più noto. Il colore del dorso può variare dal verde al grigio-bruno e può essere striato, reticolato o puntinato; inoltre possono essere presenti sui lati della coda delle bande bianche e nere. Il maschio si distingue dalla femmina prevalentemente per le maggiori dimensioni della testa e presenta tre colorazioni differenti della gola e del ventre: rossa, gialla e bianca. Vive in ambienti urbanizzati anche molto alterati tuttavia la si contatta facilmente anche in ambienti naturali. La sua preferenza per ambienti assolati e asciutti le permette di sfruttare anche superfici verticali, sia naturali che artificiali.

Biacco

Hierophis viridiflavus

È un serpente che comunemente raggiunge i 100-130 cm di lunghezza. Solitamente si identifica grazie al disegno e alla colorazione del dorso
dell’adulto che varia dal giallo-verdastro con macchie o fasce scure o nere, alla forma melanica, completamente nera. Agile e veloce nei movimenti, è un eccellente predatore che adatta le proprie esigenze alimentari alle disponibilità del momento. Si tratta di una specie che non inocula veleno con il morso e che attacca solo se disturbata o quando si sente braccata senza via di fuga. Nonostante la mancanza di veleno, il morso può essere doloroso e necessita di essere disinfettato poiché i denti, di solito, bucano la pelle.

Natrice dal collare

Natrix natrix Linnaeus

Si tratta di un serpente di medie dimensioni, con maschi più corti (70-80 cm) delle femmine, che invece possono superare il metro di lunghezza. La testa è ben distinguibile dal corpo ed è ulteriormente evidenziata da due macchie nere e due fasce bianche localizzate sul collo (il “collare”); queste macchie sono molto evidenti nei giovani ma tendono a diventare meno marcate con l’età. Agile sul terreno ed abile nuotatrice, si ritiene che sopporti apnee di lunga durata pur evitando le immersioni troppo profonde. Questa specie è particolarmente timida e, se viene disturbata e non può nascondersi, mette in atto dei comportamenti di difesa passivi fino ad arrivare a simulare la propria morte (tanatosi); in ogni caso non morde.

Natrice tassellata

Natrix tessellata

Ha misure e struttura simili a Natrice dal collare, dalla quale si distingue soprattutto per l’assenza del collare e dalle dimensioni dell’adulto generalmente inferiori. Il colore del dorso può variare da grigio-verde a bruno con macchie scure alternate lungo la linea vertebrale. Le parti ventrali hanno una colorazione variabile, dal giallo al rosso, ma possono variare notevolmente. È l’unico serpente a frequentare occasionalmente le barene lagunari ed altri ambiti salmastri.
Non è una specie mordace, se si sente in pericolo soffia, secerne un liquido maleodorante dalla cloaca o rigurgita il cibo recentemente ingerito per poi fuggire.

Parte dei testi è stata tratta dalla pubblicazione “Le sorgenti del Bacchiglione: Piante e Uccelli” realizzata durante il progetto Life+ Sor.Ba.
Consulta il testo integrale.

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