L’Assemblea dei Soci di Viacqua ha approvato lo scorso 12 ottobre il nuovo Piano Industriale 2022-2024, il primo sviluppato dall’azienda che gestisce il servizio idrico integrato in 68 comuni vicentino con 545.000 abitanti.
Il Piano è il risultato di un intenso lavoro partecipato che, da aprile, ha visto coinvolti responsabili di settore e collaboratori di Viacqua. Ogni settore dell’azienda ha dapprima presentato le proprie proposte progettuali, sulle quali si sono poi messi all’opera due diversi team. Il primo dei due gruppi ha definito le priorità e i criteri di valutazione delle proposte, il secondo ha analizzato e fissato un ordine di priorità dei progetti, allineandoli agli indirizzi e agli obiettivi strategici tracciati dal Cda.
Sono state individuate in questo modo 20 iniziative strategiche su cui si incentrerà l’operato di Viacqua dei prossimi tre anni, generando un piano d’azione che insieme al piano economico-finanziario e al piano degli investimenti, compone il Piano Industriale.
“Il Piano Industriale – spiega il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman – dota la società di uno strumento fondamentale per focalizzare gli obiettivi di sviluppo, le azioni concrete, i risultati attesi. Lo stato di avanzamento dei lavori sarà verificato con cadenza trimestrale, mentre annualmente è prevista la revisione della pianificazione. Il Piano fotografa infatti il contesto attuale in cui si muove Viacqua, ma crea i presupposti perché l’azienda possa fronteggiare al meglio la complessa situazione macroeconomica attuale e anche possibili cambiamenti futuri dello scenario di riferimento. Viacqua proseguirà nei propri investimenti per un totale di 142 milioni di euro per il prossimo triennio, riducendo il più possibile l’impatto in bolletta dell’aumento dei costi, in particolare di quelli energetici. Questo Piano è espressione di una Società solida, in grado di rispondere prontamente al mutare degli scenari senza però arrestare l’impegno al costante miglioramento del servizio.”
Le sei linee di indirizzo su cui si è basata la costruzione del Piano Industriale sono:
- mantenere la sostenibilità economica e finanziaria;
- mettere al centro il cliente;
- sviluppare l’efficienza operativa;
- valorizzare il capitale umano;
- contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio;
- investire in innovazione.
Dei 20 progetti strategici, ben 7 sono rivolti allo sviluppo sostenibile, 5 riguardano lo sviluppo dell’efficienza operativa, 3 sono rivolti al mantenimento della sostenibilità economico-finanziaria, 2 alla valorizzazione del capitale umano e altrettanti all’innovazione, infine uno è incentrato sul miglioramento della relazione con l’utenza.
Guardando al piano economico-finanziario, Viacqua avvia il nuovo Piano Industriale forte di un fatturato 2021 che supera i 75,6 milioni di euro e una prospettiva di crescita del 13,9% in tre anni. E se le operazioni contenute nel Piano consentiranno di mantenere in equilibrio l’EBITDA con un aumento al 2024 pari all’1,5%, a crescere saranno sia il valore aggiunto (+9,8%) che gli investimenti, che passeranno dai 44 mln del 2021 ai previsti 58 mln del 2024, per un incremento che di poco sfiora il 32%. Il Piano Industriale cala a tutti gli effetti Viacqua all’interno del contesto globale, ancora fortemente instabile, fissando in più step verifiche e allineamenti delle diverse progettualità.
Sul fronte degli investimenti, invece, sarà la componente legata all’acquedotto a computare le maggiori spese con 38,6 mln euro che saranno destinati alla riduzione delle perdite idriche, 16,2 mln ad assicurare la continuità del servizio idrico e 8,1 mln per la qualità dell’acqua. 20,4 mln andranno poi all’adeguamento del sistema fognario, 17,2 mln ai comparti dello smaltimento fanghi di depurazione e della qualità dell’acqua depurata. Infine, 21,8 mln di euro saranno investiti nelle estensioni di reti, negli allacciamenti e lottizzazioni.
Più del 40% degli interventi previsti nel triennio 2022-2024 risultano in esecuzione e una quota che supera il 10% è rappresentata da opere in fase di affidamento e di prossima cantierizzazione.